Il Whisleblowing – dall’inglese “blow in the whistle”: “soffiare nel fischietto” – è un istituto di origine anglosassone volto a incentivare l’emersione delle condotte illecite nei luoghi di lavoro, pubblici e privati. Presente nel nostro Ordinamento dal 2012 nel settore pubblico e dal 2017 nel settore privato, è stato profondamente riformato con il recepimento della direttiva europea 2019/1937 e la sua disciplina è ora contenuta nel decreto legislativo 10 marzo 2024, n. 23 (c.d. “decreto whistleblowing”).
Sul presupposto che i lavoratori vengono sono spesso a conoscenza di eventuali irregolarità che si verificano all’interno degli enti ma sono restii a segnalarle per il timore di subire ritorsioni, sia verticali (da parte del proprio datore di lavoro o superiori gerarchici) che orizzontali (da parte dei colleghi di lavoro), al fine di incoraggiare l’effettuazione di tali segnalazioni e contrastare così determinate condotte illecite, il legislatore ha stabilito l’obbligo per molti enti pubblici e aziende del settore privato di attivare appositi canali interni che consentano di effettuare segnalazioni in via riservata e previsto determinate tutele nei confronti di coloro che abbiano subito ritorsioni in ragione della segnalazione effettuata.
Con queste slide a fumetti cerchiamo di spiegare in modo semplice la logica di funzionamento dell’istituto e i suoi presupposti di applicazione.
CHI, COSA E COME PUÒ SEGNALARE?
Sebbene con la riforma del 2023 sia stato notevolmente ampliato l’ambito di applicazione dell’istituto, non tutti gli enti sono tenuti ad attivare i canali interni di segnalazione e non a tutte le persone sono riconosciute le tutele previste dalla disciplina normativa. In particolare, il decreto whistleblowing, tra l’altro, individua gli enti obbligati all’attivazione dei canali interni di segnalazione, i soggetti legittimati a effettuare una segnalazione e gli altri soggetti tutelati, presupposti e modalità di segnalazione interna ed esterna e divulgazione pubblica.
Rispondendo alle domande dinamiche proposte dal questionario raggiungibile con il link qui sotto, nel quale non verrà richiesto in alcun modo di inserire dati personali propri o di terzi, potrai ottenere indicazioni in merito a se puoi effettuare una segnalazione whistleblowing, quali violazioni puoi segnalare, come e a chi puoi indirizzarla in base all’ente coinvolto nella violazione (ossia all’ente pubblico o all’azienda privata nell’ambito della quale si è verificata la condotta illecita che intendi segnalare), al ruolo da te ricoperto all’interno o rispetto a tale ente e a eventuali segnalazioni pregresse.
Si tratta naturalmente di mere indicazioni orientative fornite sulla base delle risposte date: ogni vicenda è a sé stante e necessità di essere approfondita e valutata in base alle peculiarità del caso di specie.
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